Salario, Prezzo e Profitto
Karl
Marx
(versione ipertestuale a c. Pdci-Cento - cfr. tr. di Palmiro Togliatti in http://www.filosofico.net/salario.htm)
Nel
secondo giorno di discussione il nostro amico Weston ha rivestito le sue vecchie
affermazioni di forme nuove. Egli ha detto: come conseguenza di un aumento
generale dei salari in denaro é necessario più denaro in contanti per pagarli.
E poiché la massa del denaro circolante é fissa, come potete con questa
quantità fissa di denaro che é in circolazione pagare una maggiore quantità
di salari in denaro? Prima la difficoltà sorgeva dal fatto che, anche
aumentando i salari in denaro, la quantità di merci che spetta agli operai
rimane però costante; ora la difficoltà sorge dall'aumento dei salari in
denaro nonostante rimanga costante la massa delle merci.
Naturalmente,
se respingete il suo dogma fondamentale, anche questa difficoltà secondaria
sparirà.
Pur
tuttavia voglio dimostrarvi che questa questione del denaro non ha assolutamente
niente che fare con l'argomento che stiamo trattando.
Il
meccanismo dei pagamenti é nel vostro paese molto più perfezionato che in
qualsiasi altro paese d'Europa. Grazie all'espansione e alla concentrazione del
sistema bancario, occorre una massa molto più piccola di circolante per mettere
in circolazione la stessa somma di valori o per concludere lo stesso numero o un
maggior numero di affari. Per quanto riguarda i salari, ad esempio, l'operaio
industriale inglese versa settimanalmente il suo salario al bottegaio, il quale
lo passa ogni settimana al banchiere, che lo trasferisce di nuovo
settimanalmente al fabbricante, il quale lo paga di nuovo ai suoi operai, e così
via. Per mezzo di questo meccanismo il salario annuo di un operaio, che ammonti
per esempio a 52 sterline, può essere pagato con una sola sterlina, la quale
percorre tutte le settimane lo stesso ciclo. Nella stessa Inghilterra questo
meccanismo non é così perfezionato come in Scozia, e non É dappertutto
ugualmente perfezionato.
Per
questo noi vediamo, ad esempio, che in talune contrade agricole per mettere in
circolazione un minor numero di valori occorre molta maggiore quantità di
circolante che in contrade nettamente industriali.
Se
traversate la Manica, troverete che i salari in denaro sono molto più bassi che
in Inghilterra, ma che la loro circolazione richiede, in Germania, in Italia,
nella Svizzera e in Francia, una massa molto più grande di circolante.
La
stessa sterlina non viene così rapidamente assorbita dalle banche o rinviata al
capitale industriale; perciò, invece di una sterlina per la circolazione annua
di 52 sterline, ne occorrono forse tre per far circolare salari annui che si
elevano a 25 sterline. Se confrontate in questo modo i paesi del Continente con
l'Inghilterra, vedrete subito che salari in denaro bassi richiedono talora per
la loro circolazione una maggiore massa di circolante che non ne occorra per
salari elevati, e che questa é effettivamente una questione puramente tecnica,
del tutto lontana dal nostro argomento.
Secondo
i migliori calcoli che io conosco, il reddito annuo della classe operaia di
questo paese può essere valutato a 250 milioni di sterline.
Questa
somma enorme É messa in circolazione da circa tre milioni di sterline.
Supponiamo
che si verifichi un aumento dei salari del 50 per cento. Saranno allora
necessari quattro milioni e mezzo di circolante invece di tre milioni.
Poiché
una parte notevole delle spese quotidiane dell'operaio sono effettuate in monete
di argento e di rame, cioè in semplici segni monetari, il cui valore rispetto
all'oro É fissato arbitrariamente dalla legge, come avviene per la carta moneta
non convertibile, un aumento dei salari in denaro del 50 per cento
significherebbe al massimo un aumento della circolazione di sterline, poniamo,
di un milione. Un milione, che ora giace nei sotterranei della Banca
d'Inghilterra o di banche private, sotto forma di oro in verghe o monetato,
entrerebbe in circolazione. Ma anche la spesa minima che provocherebbe la
coniatura o l'accresciuto logorio di questo milione potrebbe venire evitata e
verrebbe evitata in realtà, se dovesse sorgere un qualsiasi disagio dal bisogno
di maggior circolante.
Voi
tutti sapete che il denaro circolante in questo paese si divide in due grandi
gruppi. L'uno, costituito da banconote delle specie più diverse, viene usato
nelle transazioni fra commercianti e, nei grossi pagamenti, anche fra
consumatori e commercianti, mentre un'altra specie di circolante, la moneta
metallica, circola nel piccolo commercio. Quantunque siano diverse, queste due
specie di circolante si mescolano l'una all'altra. Così avviene che una
grandissima parte delle monete d'oro circola anche nei grandi pagamenti per
tutte le somme inferiori a cinque sterline. Se domani venissero emessi
biglietti, da quattro, da tre o da due sterline, l'oro che riempie ora questi
canali di circolazione ne verrebbe immediatamente respinto e sarebbe diretto a
quei canali nei quali ne esisterebbe il bisogno in seguito all'aumento dei
salari in denaro. In questo modo, il milione in più richiesto dall'aumento dei
salari del 50 per cento verrebbe ottenuto senza l'apporto di una sola sterlina.
Lo stesso effetto potrebbe essere ottenuto senza l'aumento di un solo biglietto
di banca, con una maggiore circolazione cambiaria, come é avvenuto per un lungo
periodo di tempo nel Lancashire.
Se
un aumento generale del livello dei salari, per esempio del 100 per cento, come
il cittadino Weston suppone per i salari dei lavoratori agricoli, provocasse un
forte aumento dei prezzi degli oggetti di prima necessità e, secondo il suo
modo di vedere, richiedesse una quantità di mezzi di pagamento, impossibile a
procurarsi, una caduta generale dei salari dovrebbe provocare lo stesso effetto,
nella stessa misura, ma in direzione opposta.
Benissimo!
Voi tutti sapete che gli anni dal 1858 al 1860 furono gli anni di maggior
prosperità per l'industria del cotone, e che particolarmente l'anno 1860 resta,
a questo riguardo, insuperato negli annali del commercio, mentre in pari tempo
anche tutti gli altri rami dell'industria godevano di una grande prosperità. I
salari degli operai dell'industria del cotone e di tutti gli altri operai legati
a questa industria erano nel 1860 più alti di quanto non fossero mai stati.
Sopravvenne allora la crisi americana e tutti questi salari furono di colpo
ridotti a un quarto circa del loro importo primitivo. Ciò avrebbe significato,
nella direzione opposta, un aumento del 300 per cento.
Quando
i salari salgono da cinque a venti diciamo che sono aumentati del 300 per cento;
quando essi cadono da venti a cinque, diciamo che sono diminuiti del 75 per
cento; ma l'importo dell'aumento in un caso e della diminuzione nell'altro caso,
sarebbe lo stesso, e cioè quindici scellini. Si trattò dunque di un
cambiamento improvviso del livello dei salari, come non si era mai verificato
prima; inoltre, se teniamo conto non soltanto degli operai occupati
nell'industria del cotone, ma anche degli operai dipendenti indirettamente da
questa industria, il cambiamento si estese a una massa di operai di una metà più
grande del numero dei lavoratori agricoli. Orbene, cadde forse il prezzo del
grano? Esso salì da un prezzo medio annuo di 47 scellini e 8 denari al quarter
durante il triennio 1858-60 al prezzo medio annuo di 55 scellini e 10 denari
durante il triennio 1861-63. Per quanto riguarda il circolante, nel 1861 furono
coniate dalla zecca 8.673.232 sterline, contro 3.378.102 sterline nel 1860, il
che vuol dire che nel 1861 furono coniate 5.295.130 sterline più che nel 1860.
vero che la circolazione dei biglietti di banca fu nel 1861 di 1.319.000
sterline inferiore a quella del 1860. Facciamo la sottrazione. rimane pur sempre
un eccedente di mezzi di pagamento per il 1861, in confronto con il 1860, anno
di prosperità, di 3.976.130, cioè circa quattro milioni di sterline; ma, nello
stesso tempo, la riserva aurea della Banca d'Inghilterra era diminuita, se non
proprio nella stessa proporzione, almeno in proporzione quasi uguale.
Confrontate
il 1862 con il 1842. Facendo astrazione dall'immenso aumento del valore e della
quantità delle merci in circolazione, il capitale pagato nel 1862 in regolari
transazioni d'affari, per azioni, prestiti, ecc., per le ferrovie, in
Inghilterra e nel Galles, ammonta da solo a 320.000.000 di sterline, somma che
nel 1842 sarebbe apparsa favolosa. Nonostante ciò, la somma totale dei mezzi di
circolazione negli anni 1862 e 1842 fu approssimativamente la stessa, e in
generale noterete, di fronte a un enorme aumento di valore non solo delle merci,
ma di tutte le transazioni in denaro in generale, una tendenza alla contrazione
progressiva del circolante. Secondo il nostro amico Weston, questo é un enigma
insolubile.
Se
egli fosse penetrato un po' più a fondo nella questione, avrebbe trovato che,
fatta astrazione dai salari, e ammettendo che essi rimangano invariati, il
valore e la quantità delle merci da mettere in circolazione e, in generale,
l'importo delle transazioni monetaria da concludersi, variano giornalmente; che
l'ammontare dei biglietti di banca emessi varia giornalmente; che l'importo dei
pagamenti effettuati senza alcun ricorso al denaro, a mezzo di cambiali, di
assegni, di conti correnti, di stanze di compensazione, varia giornalmente; che,
nella misura in cui la moneta metallica é veramente necessaria, il rapporto fra
le monete che sono in circolazione e le monete e l'oro che sono in riserva o
giacciono nei sotterranei delle banche varia giornalmente; che l'ammontare
dell'oro assorbito dalla circolazione nazionale e dell'oro spedito all'estero
per la circolazione internazionale variano giornalmente.
Egli
avrebbe trovato che il suo dogma di un quantità fissa di circolante é un
enorme errore, che non si può conciliare con i fatti di tutti i giorni.
Egli
avrebbe indagato quali sono le leggi che permettono ai mezzi di pagamento di
adattarsi a condizioni che variano costantemente, invece di servirsi della sua
falsa concezione delle leggi del circolante come di un argomento contro
l'aumento dei salari.