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LA VARIANTE DEL P.R.G. RIGUARDO L’ASSETTO E LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE CENTESE
Il degrado del territorio
Le numerose costruzioni cresciute recentemente in luoghi anche impropri, la mancanza degli spazi pubblici, le strade strette (comprese quelle nuove) ed i frequenti allagamenti sono i segni più tangibili di un progressivo peggioramento dell’assetto di tutto il territorio centese (non solo del capoluogo).
Due sono i fattori che provocano tale situazione: il primo è da ricercare nella congiuntura economica e del mercato immobiliare, che ha provocato un aumento degli investimenti; il secondo, ma anche il più importante, è l’attuale P.R.G., che soddisfa prevalentemente le necessità degli speculatori, perché chiamati non solo da indici edilizi che permettono quantità notevoli di costruito, ma anche da una disciplina edilizia (superata), basata su poche regole, che consente maggiori guadagni attraverso la realizzazione di costruzioni con costi più contenuti (per la mancanza degli accorgimenti atti a migliorarne la qualità).
Non vi è solo l’aspetto estetico di questi grossi fabbricati e dell’edilizia intensiva, che deturpa le zone occupate prevalentemente da villette, ma soprattutto il danno per il lento decadimento della qualità della vita dei cittadini e della salubrità dei quartieri.
L’aumento, non controllato o pianificato delle costruzioni, senza interventi pubblici atti a mitigarne gli impatti negativi, come avviene ora, ha diverse conseguenze, non sempre immediatamente avvertibili perché progressive:
un aumento del traffico (rumori e difficoltà nei trasporti)
una carenza di servizi (provoca quartieri dormitori)
una carenza d’impianti (soprattutto fognature)
una carenza d’attrezzature (scuole e pubblici uffici)
una carenza di spazi pubblici (soprattutto di verde e parcheggi).
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