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Bilancio anno 2003 del Comune di Cento – conclusioni

E’ un bilancio importante per cifre e per numeri, meno per quanto riguarda lo spessore di intervento. Sembra sempre più il bilancio di un ente sviluppo edilizio che non il bilancio di un comune di 30000 abitanti. Noi riteniamo che l’errore di fondo che conduce ad un bilancio del genere che ricalca quello 2002 per promesse e per piani faraonici, sia l’adozione di un Prg assolutamente a favore della speculazione edilizia e dei padroni veri di questa città. Ciò porta poi alla predisposizione di interventi e bilanci coerenti con quanto programmato e se, a detta del prg, Cento avrà in futuro 44000 abitanti il piano e il bilancio vanno in questa direzione ma in modo univoco, agevolando tutto quanto sta attorno alla realizzazione dell’edilizia abitativa e purtroppo non investendo ne sul territorio (ambiente e verde) ne sulle infrastrutture di collegamento. La viabilità e’ concentrata sulla solita asfaltatura e sulle rotatorie, gli impianti fognari sono dedicati alla crescita residenziale. Nulla si fa di concreto per l’ambiente e per il degrado del territorio conseguente anche ad una popolazione così numerosa. Gli investimenti promessi (area autostazione, Rocca e piazzale, ampl. aree sportive) sono ancora promesse ad oggi. Le considerazioni sul fatto che questo sia un bilancio sociale sono per quanto ci riguarda risibili. Se l’aumento della spesa sociale e’ l’incremento dovuto alle funzioni accentrate dagli altri comuni e dalla usl (da verificare poi l’efficacia) o lo stanziamento per il nido di Renazzo siamo in attesa di vederne i risultati a fine 2003 e nel 2004.

La spesa per la scuola ci pone un grande interrogativo. Avremo una scuola in più a Penzale (zona di sviluppo deputata dal Prg) o avremo una scuola a Penzale e le Carducci in meno sacrificate alla creazione magari di appartamenti?

Bisogna stare vigili ad attenti, questo bilancio ci convince poco e anche la prospettiva per i prossimi anni di fare fronte ad un indebitamento così elevato in Mutui e prestiti (da rimborsare) che già oggi impegna il bilancio corrente per 1,5 mil. Di euro di interessi passivi ci preoccupa, anche perché il volume enorme degli oneri di urbanizzazione e concessione dovuti a questo ipersviluppo di mattoni e plinti verra’ pian piano meno man mano che il territorio sara’ saturato ….e poi? Bisognera’ aumentare le tasse?

 

Sono preoccupazioni dovute ad una impostazione di fondo del bilancio del comune che non condividiamo, sperando che finito il saccheggio del territorio, rimanga spazio per creare verde e parchi che saranno sicuramente la peculiarità più rara per la Cento del futuro.

 

Marzo 2003