home

sul bilancio previsionale 2004 della giunta "civica"

 (documento approvato dal direttivo del PdCI centese il 15.3.2004)

E’ un bilancio quello del 2004 che non ci coinvolge. Prima di tutto perché ci pare vuoto e di basso profilo, sostanzialmente una appendice del bilancio 2003 di cui ricalca alcuni leit motif salienti e di cui completa l’azione compulsiva di sviluppo del territorio nella logica ormai nota della politica di questa amministrazione. 

catrame e cemento

Noi crediamo che a Cento sia difficile per il 2009 avere 46mila abitanti e crediamo che la valanga di cemento che si sta preparando e che prenderà forma negli anni a seguire avrà un impatto non proprio positivo sia sulle infrastrutture della città che sulla economia della zona. Da troppi mesi gli interventi in cantiere sostano nelle agenzie immobiliari senza troppe possibilità di saturazione delle vendite. Crediamo che stia crollando il dato di fondo della scelta politica di Apc: lo sviluppo edilizio accelerato. Tralasciati alcuni campi di investimento e programmazione a nostro avviso prioritari, si e’ provveduto a incassare volumi enormi di oneri di urbanizzazione e ad accendere mutui faraonici senza proporre soluzioni organiche alla città, socialmente utili. Il piano degli investimenti nella sostanza completa e riporta parte delle opere già in hit parade negli anni scorsi…le "pregevoli incompiute" (Piazzale Rocca, Autostazione, Casa protetta e Palasport) oltre a "belle" novità come la ristrutturazione dei capannoni dei carristi (750mila euro), contributi per la scuola materna privata di Corporeno 200mila euro, l’immobile della mensa (projest financing?) per 547mila euro, altre rotatorie, l’urbanizzazione del polo scolastico presumiamo del Penzale (600mila euro), una ulteriore vasca di compensazione a Penzale e presso piazzale Bonzagni (era l’ora) per 750mila euro. Nient’altro signori…si sta esaurendo il programma delle opere faraoniche previste dal primo Paolo Fava. Cosa rimane di tutto ciò ad oggi: una struttura polifunzionale che e’ costata milioni di euro e che costa di mantenimento una follia giornaliera e tante righe di asfalto nella nostra campagna.  Visto che il volume del bilancio si assesta su 46 milioni di euro di entrate e di uscite e che nel 2003 fummo profeti rispetto alle reali intenzioni della giunta sui giardini Bassi e su altre scelte a nostro avviso discutibili quest’anno ci limitiamo a fornire spunti di riflessione e flash a corredo dei numeri allegati.

Le entrate

Per quanto attiene le entrate la struttura non cambia e ci pare sensato indicare i dati che abbiamo ritenuto più significativi:

Le spese

Per le spese ci piace ricordare solo alcune cose:

Non ci sono grossi investimenti nell’ambiente, non esiste una spesa nel settore turismo né tanto meno nel settore produttivo di sostegno alle imprese, non sono previste spese di ristrutturazione e ricondizionamento dei vari alloggi comunali sfitti (destinati alle situazioni di disagio sociale) e in condizioni pietose da tempo, non ci sono riferimenti alla possibilità di monitorare le polveri fini e gli interessi passivi sono sempre una cifra non indifferente che peserà sulle scelte di bilancio delle future giunte. Le scuole ancora una volta penalizzate nel funzionamento con tagli in corsa da parte del comune nel 2003 (vedi contributi pre e post scuola 4mila euro ca.tagliati a settembre al primo circolo) e con ad esempio ca 7mila euro in meno per le elementari per gli stampati e i ricambi…(ora se la scuola si vuole fare le fotocopie o ha bisogno di assistenza alle macchine da ufficio se le paga…) con il conseguente inasprimento delle tasse di iscrizione e con continue e necessarie richieste di integrazione ai genitori.

Questo bilancio a nostro avviso sia per come è stato presentato che per la filosofia di fondo ci farebbe ripetere cose già dette. In attesa dei forti aumenti dei tributi ipotizzati per il 2005 (ICI, addizionale IRPEF) lasciamo ai numeri allegati (vedi relazione sintentica) il commento.

Il direttivo della sezione Pdci di Cento.