home

13 gennaio 2004: la CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA INCOSTITUZIONALE LA LEGGE SALVA-BERLUSCONI .

Una vittoria per tutti i cittadini centesi che hanno firmato per l'impugnazione della legge Schifani (referendum) e per tutti gli italiani in buona fede: c'è ancora un giudice a Berlino!

Berlusconi, come tutti i cittadini italiani, dovrà sottoporsi a processo.

Indichiamo qui sotto alcuni momenti della nostra iniziativa per portare il lodo-schifani di fronte alla corte costituzionale attraverso il Referendum. 

UN MILIONE DI NO all'impunità di Berlusconi

In tutta Italia si è svolta la raccolta firme per il REFERENDUM che abroga la legge salva-Berlusconi (legge che garantisce l'immunità alle alte cariche dello stato, votata il 5 giugno 2003, firmata da Ciampi qualche giorno prima che Berlusconi dovesse  essere sottoposto a sentenza - presso il tribunale di Milano - processo SME - per il gravissimo reato di corruzione di giudici).

Per le "vite parallele" di Berlusconi e del mafioso Mangano vedi  http://geocities.com/cnalin21205/sto/VM/vmangano.htm.

Clicca qui per i risultati della raccolta a Cento e a Ferrara da parte del PdCI - al 19 settembre 2003.

Si tratta di una legge palesemente anticostituzionale, prima di tutto perché ha validità anche sui reati commessi in epoca precedente l'assunzione della carica istituzionale, poi perché riguarda indistintamente tutti i reati (da quelli previsti dal Codice della strada a quelli relativi all'associazione a delinquere). 

Considerando anticostituzionale la legge in questione, il Tribunale di Milano ha infatti immediatamente sospeso il processo per la parte riguardante Berlusconi e inviato gli atti alla Corte Costituzionale. 

Gli stessi promotori della legge (Schifani di Forza Italia) probabilmente sapevano che sarebbero andati contro il principio di costituzionalità, ma a loro interessava prendere tempo e impedire che Berlusconi fosse condannato. La sentenza della Corte Costituzionale infatti può arrivare dopo diversi mesi, ed intanto Berlusconi non verrà disturbato nel suo lavoro di responsabile del governo italiano ed anche europeo (per il secondo semestre 2003).  

Ma l'opposizione ad una legge che pone in modo pregiudiziale le alte cariche di governo e istituzionali al di fuori della normale dinamica dei diritti e dei doveri, richiede il coinvolgimento di tutti i cittadini perché ognuno di noi deve rispondere del rischio di imbarbarimento dei rapporti civili insito nell'applicazione della salva-Berlusconi (ad iniziare dallo spregio dell'art. 3 della Costituzione, che prevede per tutti i cittadini parità di diritti e di doveri). E' corretta quindi l' iniziativa del PdCI, dei Verdi, di Opposizione Civile, di Di Pietro, che si rivolge subito al popolo italiano perché in prima persona decida della permanenza o meno di tale legge nel nostro ordinamento.

Chiediamo che tutto l'Ulivo, Rifondazione Comunista, ogni parte della società civile interessata al ristabilimento della legalità nel nostro paese, formi un COMITATO per il REFERENDUM e si attivi anche a Cento per la raccolta delle Firme.

 

-----------------------------------------------------------------------------------