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Pericolosi segnali di pesenza neofascista anche a Cento

Va segnalata con preoccupazione la presenza anche nel Centese di tracce di estremismo fascista, che ricorda, dopo 80 anni, quanto la nostra cittā ebbe a soffrire dalle squadre fasciste negli anni '20. In quell'epoca l'azione minacciosa dei fascisti riuscė a bloccare per sempre l'attivitā del Consiglio Comunale (allora a prevalenza socialista e con diffusi sentimenti pacifisti). 

Nell'ottobre 2004 la federazione ferrarese di "Forza Nuova" ha tenuto alla Sala Italia  di Cento (concessa dalla Cassa di Risparmio) una riunione aperta in funzione anti-Resistenza.  Il 12 novembre dello stesso anno i gruppi consiliari provinciali di destra, inclusa la lista "civica" apolitica in cui si riconosce la Bregoli, hanno ospitato al Castello un ex dirigente del FUAN di Roma negli anni '60, poi dirigente del Fronte Delta inquisito (e prosciolto) per il golpe Borghese, consulente storico del legale di Lico Gelli Augusto Sinagra,  e asserito membro della P2, Marco Pirina, oggi  capogruppo di FI nel consiglio comunale di Pordenone, ove in precedenza era stato assessore come rappresentante della Lega Nord. Pirina presentava il suo libro "1945-1947 La rivoluzione rossa" che attribuisce ai comunisti la responsabilitā di tutti gli eccidi successivi al 25 aprile (v. lettera della Federaz. ferrarese di RC ne  La Nuova Ferrara 14.11.04).  
manifesto affisso a Cento per reclamizzare la riunione dell'organizzazione neofascista "Forza Nuova" - ottobre 2004

Nella frazione di Alberone il 23 e il 24 marzo 2003 č stata imbrattata con  scritte neonaziste e con una svastica e la scritta RAUS la zona antistante un forno frequentato da extracomunitari. Stessa incursione era avvenuta in precedenza nella chiesa di Reno Finalese (il cui parroco ha sporto denuncia). 

Estremisti  hanno distribuito a Cento il 5 aprile (in piazzale Bonzagni) il volantino del  "Fronte Sociale Nazionale" di Bologna (con tanto di indirizzo mail-wotan77@tiscali.it e sito www.frontenazionale.it ) che cerca di pescare nel diffuso senso comune pacifista della popolazione centese, per gettare discredito sulle istituzioni. 

Se si pensa al fatto che i reduci della X MAS - sempre al servizio del Duce e del Fuhrer - hanno sfilato recentemente per le strade di un paese della nostra provincia - nonostante l'opposizione del nostro Partito e di tutte le forze democratiche (v. interrogazione parlamentare), se si pensa al fatto che al Quartiere Savena di Bologna il 31 marzo numerosi estremisti di destra hanno di fatto impedito una normale discussione del Consiglio di Quartiere, con minacce e saluti squadristi che ricordano gli assalti delle camicie nere di Balbo al Consiglio Provinciale di Ferrara negli anni '20, dobbiamo dedurre che non si tratta di episodi di isolato fanatismo (come č avvenuto talvolta negli anni passati), ma del segnale di un clima politico di imbarbarimento a cui non č estraneo da un lato il peso che ha nel governo un partito post-fascista come AN, e dall'altro la limitata  copertura che la stampa - specie quella di Berlusconi - dā al ripetersi frequente di questi episodi (culminati a livello nazionale nella uccisione di Dax, il giovane milanese ucciso da decine di coltellate infertegli da un'intera famiglia di estremisti di destra).

Da segnalare anche le minacce arrivate per lettera al sindaco di Argelato Valerio Gualandi ("viva il duce - Argelato a noi") a firma "Forza Nuova Argelato", minacce che fanno seguito ad una brutale aggressione ad un ragazzo del Maghren (Nordafrica) e ad un giovane di Rifondazione Comunista, portata da un gruppo di naziskin locali con base in un bar vicino alla parrocchia (v. La Repubblica - ediz. di Bologna 23/5/03). Vi  č stata una dimostrazione antifascista subito. 

Precedenti da segnalare: le svastiche e simboli fascisti al cimitero di Penzale (novembre 2001), la distruzione di 50 lapidi al cimitero di Cento nel dicembre 2001 (alcuni dei ragazzi che attualmente stanno patteggiando per questa seconda serie di reati hanno alle spalle un clima familiare nostalgicamente connotato) e  l'incendio - nel 2002 - della "Casona" dei Partigiani, a S.Pietro di Casale.

a proposito di sindaca "apolitica"
La sindaca "civica" di Cento e la presidente del consiglio comunale (seconda e prima da dx nell'immagine) in prima fila ad applaudire Fini, tra saluti fascisti, alla festa di AN (Mirabello - estate 2003)

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