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Cinque anni di vita del partito

Resoconto dei lavori del III Congresso

di Antonio Gramsci

"L'Unità", 24 febbraio 1926  

 

[13] Altri problemi trattati

 

Il congresso, dato il modo della sua riunione e gli obiettivi che si proponeva, i quali riguardavano specialmente l'organizzazione interna del partito ed il risanamento della crisi,  senza discussione ratificò le deliberazioni della recente Conferenza di organizzazione, già pubblicate nell' "Unità". 

 

 

Per quanto riguarda la quistione dell'organizzazione concreta del partito nell'attuale periodo, il congresso non poté trattare ampiamente alcune quistioni che pure sono essenziali per un partito proletario rivoluzionario. Così solo nelle tesi fu esaminata la situazione internazionale in rapporto alla linea politica dell'Internazionale comunista. 

 

 

Nella discussione del congresso tale argomento fu solo sfiorato, e dei problemi internazionali si trattò solo la parte riguardante le forme e i rapporti di organizzazione del Comintern, poiché era questo un elemento della crisi interna del partito. 

 

 

Il congresso però ebbe una larghissima ed esauriente relazione sui lavori del recente congresso del partito russo e sul significato delle discussioni in esso svoltesi. Così il congresso non si occupò del problema dell'organizzazione nel campo femminile, né dell'organizzazione della stampa, argomenti essenziali per il nostro movimento e che avrebbero meritato una trattazione speciale. 

 

 

Anche la quistione della redazione del programma del partito che era stata posta all'ordine del giorno non fu trattata dal congresso. Pensiamo sia necessario rimediare a queste manchevolezze con conferenze di partito, appositamente convocate a tale scopo.

 

 

[14] Conclusione

 

 

Nonostante queste parziali deficienze, si può affermare, concludendo, che la massa di lavoro svolta dal congresso sia stata veramente imponente. Il Congresso ha elaborato una serie di risoluzioni e un programma di lavoro concreto tali da mettere in grado la classe proletaria di sviluppare le sue energie e la sua capacità di direzione politica nell'attuale situazione. 

 

 

Una condizione è specialmente necessaria perché le risoluzioni del congresso non solo siano applicate, ma diano tutti i frutti che esse possono dare: occorre che il partito si mantenga strettamente unito, che nessun germe di disgregazione, di pessimismo, di passività sia lasciato sviluppare nel suo seno. Tutti i compagni del partito sono chiamati a realizzare una tale condizione. Nessuno può mettere in dubbio che ciò sarà fatto con la più grande delusione di tutti i nemici della classe operaia.

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