Alla presenza di un pubblico interessato, si è svolta mercoledì sera 10 marzo 2004 alla "sala rossa" del Palazzo del Governatore una serata di analisi dell'attività dei "civici" a metà mandato.
Il coordinatore di Progetto Democratico Centese-Ulivo Pietro Alberighi ha
ringraziato i presenti, tra i quali i rappresentanti dei DS, di Rifondazione
Comunista, dei Comitati Ugo Bassi, e la presidente del Consiglio Comunale
Tiziana Balboni. Hanno quindi illustrato i temi della serata consiglieri
comunali e i segretari dei partiti facenti a tutt'oggi parte della coalizione.
Sandro
Tirini per lo SDI ha compiuto una analisi della devastazione ambientale
operata dalle giunte "civiche". Le scelte urbanistiche attuate - dal
giardino della Rocca raso al suolo alla modifica di palazzi storici del centro -
purtroppo non sono reversibili, e le conseguenze di tali scelte ricadranno sulle
generazioni future. Per i giardini "Bassi" minacciati di
trasformazione radicale che snatura il senso che 50 anni fa era stato dato al
parco in onore del patriota centese, Tirini propone alla giunta
"civica" una moratoria. Tocca i temi della viabilità intercomunale,
della chiusura per fallimento del "ciclo politico di avvicinamento
DS-Civici" e indica la strada del ricompattamento del centro-sinistra: voto
contrario al bilancio comunale 2004, consultazione comune del gruppi consiliari,
comuni prese di posizione di tutte le forze politiche di sinistra e di
centro-sinistra.
Massimo Manderioli, capogruppo di Progetto Democratico Centese ha sollevato il
tema della L. 81/93 e la legge 142, che danno poteri troppo vasti al sindaco,
sottraendo alle minoranze spazio per il controllo. Bisogna salvaguardare il
potere di indirizzo e controllo che spetta comunque al Consiglio Comunale,
potere che viene costantemente svilito dalla giunta "civica", che ha
scelto la strada di non coinvolgere le minoranze nelle commissioni, di discutere
in Consiglio solo di atti dovuti, di non erigere a sistema la parte
"comunicazioni del sindaco" che pure ogni ordine del giorno pone al
primo posto. Così i "civici" si sono "astenuti" nella
discussione sul "welfare" in applicazione alla L. 328/2000, lasciando
quindi intendere che andassero bene sul tema le indicazioni del ministro Maroni.
Marco Taddia per i Verdi ha sottolineato il ruolo positivo della
mobilitazione dei centesi, sia per la permanenza a Cento del Distretto
Sanitario, sia per la difesa del verde. Pone il tema della vigilanza, sul futuro
del parco della Rimembranza, del giardino Pandurera, sulla fruibilità del Parco
del Reno, sul tema dell'inquinamento, in gran parte connesso alla viabilità
specie del trasporto-merci. Necessita il rilancio dei settori agricoli e
industriali per evitare l'attuale tendenza alla terziarizzazione. Vigilanza anche
sul destino della discarica intercomunale: l'ipotesi CMV
di una moderna soluzione per l'idrodemolizione con produzione di biogas e
compost, deve essere seguita per evitare ricadute negative sul territorio di
Casumaro e Bonacompra. Vigilanza anche sulla presenza del Comune nell'Acosea -
ormai in mani Acea - e nella CMV.
Per
il partito dei Comunisti Italiani ha quindi preso la parola il segretario Fabio
Scarpa per una breve relazione
sulla Scuola. Prima di tutto ha premesso che i comunisti centesi si sono
sempre mossi all'insegna dell'unità all'interno di Progetto Democratico
Centese. Ha svolto una considerazione personale sul fatto che finalmente anche a
Cento si fa politica, come dimostra la mobilitazione trasversale e
l'opposizione costruita sulle piazze in difesa verde. La politica locale dei
"civici" rilette la dinamica a livello nazionale anche nella scuola.
Dal governo nazionale ci viene un disegno di destrutturazione della scuola
italiana con riduzione del tempo scuola, riduzione dell'obbligo e canalizzazione
precoce, in sostanza una diminuzione dei diritti del cittadino,
dalla giunta "civica" ci viene una rinuncia alla politica di
programmazione scolastica, con effetti devastanti specialmente a livello di
scuola di base: con la riduzione delle entrare per trasferimento, le scuole sono
e saranno costrette ad aumenti delle tasse di iscrizione, ad aumenti dei
contributi richiesti ai genitori per il pre-post scuola. Il Pdci ha chiesto come
primo atto dell'Ulivo di governo l'abolizione della legge Moratti e
l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni, a livello locale chiede la
realizzazione di un POLO SCOLASTICO che non si riduca - come l'attuale progetto
civico del Penzale - a 10 nuove aule (che rischiamo magari di venire azzerate
dalla vendita prospettata delle 10 aule della "Carducci") ma che
garantisca tutte le aule di cui v'è attualmente bisogno, e che venga discusso
con docenti genitori e cittadinanza. Per quanto riguarda le"spese
sociali" del bilancio "civico", Scarpa fa notare che non vi è
previsto nè sostegno al turismo e alle attività produttive, né vi sono
previste spese per la ristrutturazione degli alloggi comunali, che pure
risultano in parte vuoti e non assegnabili. Se nel passaggio dal 2002 al 2003 il
bilancio "sociale" risulta passare da 3,5 a 4,4 milioni di euro, non
si può dedurre un particolare atteggiamento di "attenzione"sul tema:
l'aumento è dovuto essenzialmente all'applicazione di un quadro normativo
regionale, che il Comune è costretto ad attuare. In conclusione auspica un
Ulivo unito che basi la propria differenza rispetto all'attuale amministrazione
e sul rifiuto di considerare il governo di Cento come una specie di consiglio di
amministrazione di un'impresa, perché a differenza dell'impresa privata, il
Comune deve operare in base al principio della condivisione delle scelte.
Per
la Margherita di Cento è intervenuto il coordinatore Marco Gallerani, che
ha affrontato i temi dei tributi locali. Lamenta il fatto che l'ICI non sia
differenziata se non "a posteriori", nel senso che prima si paga, e
poi - per fare valere per esempio il fatto di possedere la prima casa -
si deve fare domanda di rimborso. Questo meccanismo lascia spazio a possibili
clientelismi. Sulle tariffe la giunta "civica" non ha accettato nessun
confronto preventivo con le parti sociali, disattendendo il decreto Ronchi, che
per il passaggio da Tassa a Tariffa presuppone una applicazione
concordata. Nel caso delle rette per esempio la maggior parte dei genitori
pagano la tariffa piena, perché basta essere possessori di un'abitazione per
ricadere nella questa categoria. Gallerani ha anche evidenziato come dal bilanci
preventivo non emerga un riepilogo delle entrate per la Tia, per i biglietti del
Teatro, per l'addizionale Irpef (che guarda caso è stata subito aumentata dalla
sindaca Bregoli, senza che nel suo programma elettorale vi fosse cenno a questa
manovra). Ha toccato quindi il tema della sicurezza, facendo carico ai
"civici" e alla presidente del Consiglio Comunale di non avere
accettato la discussione su un tema così importante, neanche dopo il grave
fatto di violenza su una donna capitato quest'estate in pieno centro storico.
Il
consigliere Vasco Fortini ha precisato che se la giunta è stata
costretta ad una riduzione degli indici di fabbricabilità nel centro storico
(da 0,75 a 0,50) ciò è stato anche per merito delle molteplici battaglie
portate avanti dalle opposizioni sul tema. I consiglieri di Progetto Democratico
Centese non partecipano da anni alla votazione sulle delibere di edilizia,
intendendo in tale modo denunciare sia la loro esclusione dalla commissione
edilizia sia lo strangolamento edilizio del territorio (vedere l'insediamento
ex-Biliardi Orsi, con il prevalere dell'edificato rispetto al verde e allo
spazio parcheggi richiesto).
Nel
dibattito sono intervenuti Tiziana Balboni, presidente del Consiglio
Comunale, che ha difeso strenuamente l'operato proprio (in tema di convocazione
del consiglio straordinario) e della giunta "civica" (in tema di
"riqualificazione" dei giardini Bassi), Pino Bellanova,
segretario di Rifondazione Comunista di Cento per il quale la situazione
politica a Cento si sblocca se vi sono chiari segnali di fine del
"matrimonio DS-Civici", Franco Bardasi del WWF ALto Fewrrarese, che
porone un pubblico incontro di tutte le forze politiche sul tema della
Cispadana, che rischia di devastare il territorio centese nella zona di Casumaro
e Pilastrello (3 svincoli in 4,7 chilometri), Franco Grandi
(presidente dimissionario della Polisportiva) che ha denunciato la scarsa
attenzione data dal comune alle strutture sportive e n particolare alla piscina,
Francesco Gaiani, ex presidente del comitato di gestione della scuola
materna di via Cremonino, Catullo Nalin (Pdci di Cento) sulle prospettive
di una ripresa del cammino comune tra Ds e il resto del Centro sinistra, a
partire dal coinvolgimento del consigliere Calzolari, eletto in Progetto
Democratico Centese e poi uscito per costituire un gruppo autonomo. Nalin ha
ricordato che proprio Calzolari aveva sollevato l'esigenza di conoscere a fondo
il bilancio dell'Istituzione Teatro, e per questo solo motivo era stato oggetto
di attacchi da parte dei vertici mandarti dai "civici" a dirigere il
Teatro. Bisogna ripartire invece proprio dall'esigenza di chiarire bilanci
e consistenza delle spese per la cultura, perché questo tema non può rimanere
isolato rispetto all'insieme delle esigenze di offerta qualificata di servizi
sociali che un'amministrazione deve garantire. Elena Grimaldi, dei
Comunisti Italiani, ha evidenziato il calo dell'occupazione nel Centese, calo
che colpisce soprattutto le donne, la necessità di programmazione economica e
di interventi nella politica giovanile. Proni, della Margherita di Cento,
si è espresso favorevolmente circa la ripresa della politica a Cento, dopo anni
di abbandono di ogni idealità e di ogni impegno che esulasse dal tornaconto più
o meno particolare.
Il coordinatore Alberighi ha concluso auspicando un incontro la tra le forze del centro sinistra sulla posizioni di alternatività rispetto alla giunta "civica" e di chiara alternatività anche alla destra, posizioni che da sempre porta avanti Progetto Democratico Centese.
.........................aggiorn. 20.01.05 .............................