In una fredda mattinata, confortata da un cielo sereno e da un sole splendido, gli operai delle fabbriche metalmeccaniche di Cento, parte significativa del milione e 850 mila operai italiani del settore, sono usciti dai posti di lavoro e si sono dati appuntamento alla rotonda Dondini, punto di accesso alla cittā, ove sono affluiti anche gli operai della Lamborghini di Dosso, e i rappresentanti delle RSU di importanti realtā industriali ferraresi quali la Bompani di Ostellato e altre).
Circa l'80% degli operai centesi (tra le altre fabbriche la VM ,
la Baltur
, la Graziano Trasmissioni ex DEMM,
la FAVA) ha aderito allo sciopero
indetto da CGIL-CISL-UIL per la conclusione della vertenza contrattuale in atto
dal 2004. Gli industriali della Federmeccanica faticano a concedere il minimo
del recupero salariale, e sono disposti a qualche ulteriore concessione solo a
patto di imporre modifiche alle parti normative del contratto, ai turni e alla
flessibilitā anche relativamente al sabato lavorativo e all'allungamento della
durata contrattuale.
Significativo il blocco del traffico, attuato in modo ordinato sulle 3 direttrici della rotatoria. In tutta Italia, dal Nord al Sud, la protesta si fa sentire e chiama alla loro responsabilitā le forze di destra, da AN a Forza Italia alla LEGA che sostengono un governo che insegue politiche fallimentari di "finanza creativa" alla Tremonti e produce da 5 anni condoni e leggi ad personam per difendere gli affari e gli interessi di Berlusconi, leggi che umiliano i lavoratori e coloro che pagano regolarmente le tasse.
In Italia, come a Cento, il governo di destra si schiera apertamene a difesa degli interessi di chi - con uno stuolo di avvocati e fiscalisti - č in grado di utilizzare le leggi esistenti per fare solamente i propri affari.
Gli operai in piazza non difendono solo la loro categoria, ma lottano anche per la difesa dello stato sociale e dei diritti costituzionali, compromessi gravemente dal governo Fini-Bossi-Berlusconi.
Il Partito dei Comunisti Italiani di Cento-Alto Ferrarese č a fianco dei lavoratori in lotta e si impegna a sostenere le loro richieste contrattuali.
.........................aggiorn. 11.01.06 .............................