Storia della gestione del comune di Cento pre-1945
governo della destra liberale
Dal 1900 alla morte è sindaco Antonio Maiocchi (1831-1907): nelle elezioni comunali del 1905 vince con la lista liberale ( per la minoranza radicale-socialista eletto l'avv. Giuseppe Ferioli di Renazzo, m. 1933). Dal 1907 al '14 fu sindaco di Cento Umberto Gigli (1862-1935, notaio anche a Cento) (PIRANI 1998, 25-27).
Nelle elezioni del 1910 tornano a vincere i moderati capeggiati da Umberto Gigli, i socialisti hanno tre seggi: Giuseppe Ferioli, Francesco Baraldi e Albano Tamburini (1885-1967,artigiano).
governo socialista
Giugno 1914: il comune conquistato dai socialisti con 800 voti di maggioranza: Paolo Onofri (sindaco fino al '15) compone una giunta con gli eletti Giuseppe Ferioli, Aroldo Angelini, Albano Tamburini, Alfredo Carpeggiani e Umberto Laurenti; sono eletti anche Aldo Marvelli, Biagio Molinari, Ercole Bucco (per la minoranza clerico-moderata: Umberto Gigli, Alberto Verdi, Gian Battista Plattis, Ivo Diozzi). (PIRANI 1998, 102-4). All'inizio del 1915, quando Onofri si dimise perché filo-interventista, fu sostituito da Alfredo Carpeggiani (prosindaco dal marzo all'agosto 1916), poi da Aroldo Angelini (1885-1955) fino al 1920, sostenuti da Bucco che era per la linea pacifista [CASELLI-RAMPONI 1984, 156; TROMBONI 2003
, 21; PIRANI 1998 sub data]Nel '19, su iniziativa della giunta Angelini si inizia la costruzione di case popolari tra porta Pieve e l'officina del Gas, si calmierano i prezzi di ortaggi e frutta - per combattere il carovita, si costituisce una commissione congiunta Comune-CdL per sorvegliare i depositi alimentari; il 7 novembre, anniversario della rivoluzione sovietica, viene proclamato dal sindaco Angelini "giorno festivo" nella giurisdizione del comune di Cento. Il consiglio a dicembre delibera la costruzione di un fabbricato scolastico "così detto della Bevilacqua" e un'area per la piazza a XII Morelli, la costruzione del mercato coperto e delle latrine pubbliche (inizio della attuale via Campagnoli) nel 1920 delibera per l'apertura di una biblioteca comunale, si premiano le ristrutturazioni di abitazioni nel centro storico. [PIRANI 1998, 218-220 , 223 e 225, 238, 241]. La grande vittoria del PSI nelle politiche del novembre '19 fu replicata il 17 ottobre 1919 nelle amministrative: a Pieve sindaco (Anselmo Govoni) e assessori erano tutti operai. A Cento sono eletti i socialisti Albano Tamburini e Alfredo Carpeggiani (1883-1965, eletto sindaco il 4 novembre 1920) e altri 22; per la minoranza Ivo Diozzi, Giuseppe Chiarelli e altri 4.
governo fascista
La giunta socialista Carpeggiani fu costretta il 26 aprile 1921 alle dimissioni per le continue pressioni dei fascisti locali; nel maggio il governo sciolse il consiglio e nominò commissario l'avv. Michele La Torre. Nelle elezioni del 17 dicembre 1922 non si presentarono i socialisti,i cui dirigenti erano stati sottoposti a continue minacce dai fascisti,i quali con il "blocco nazionale" e i cattolici occuparono tutti i 30 posti in consiglio. Tra glia altri furono eletti i fascisti Livio Levi (1886-1940), sindaco che dichiara "la nostra non sarà un'amministrazione nè borghese nè proletaria, ma nazionale") e Licinio Pedrini, il cattolico Ivo Diozzi , il liberale G.B.Plattis (assessore insieme ad altri due liberali: Giustino Tassinari e Giovanni Costa) (PIRANI 1998, 262, 297, 302 e 318n). Levi sarà sindaco fino al '27, quando Mussolini eliminerà tale carica per sostituirla con quella di "podestà", di nomina diretta del "duce". Nel gennaio 1924 aveva rassegnato le dimissioni per contrasti interni al partito, dimissioni ritirate un mese dopo, in seguito ad un'adunanza di fascisti al "teatro sociale" (10 febbraio 1924). Il 24 maggio 1924 il consiglio comunale fascista conferisce la cittadinanza centese a Mussolini (PIRANI 1998, 330).
Levi rassegna le dimissioni da sindaco - questa volta definitivamente - il 15 marzo 1927. Viene a cessare per decisione di Mussolini la carica di sindaco, sostituita da quella di podestà, di nomina mussoliniana. Il primo podestà di Cento dal '27 al '29 è il console della Milizia Alessandro Torri (1876-1954), seguito da Galeazzo Falzoni Gallerani (1899-1955, legato alle squadre di Italo Balbo) fino al 1934. Il 20 febbraio di tale anno viene nominato podestà il conte Marco Antonio Luigi Chiarelli (1881-1949, rappresentante degli agrari fascisti), che rimane fino al 15 marzo 1938, quando viene nominato commissario prefettizio l'industriale Umberto Barbieri (1882-1941) che sar podestà dal 1939 alla morte (PIRANI 1998, 511 e 526n, 590 e 614n).
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CASELLI-RAMPONI 1984 Caselli-Ramponi 1984 Adelmo Caselli - Eugenio Ramponi, Il movimento operaio e socialista a Pieve di Cento e la Camera del Lavoro di Cento (1860-1920), BO:Clueb, 1984
CENSI 1987 Maria Censi, 1910-1920 a Cento - Dalle fotografie di Gaetano Falzoni Gallerani, Cento 1987
PIRANI 1998 Leonida Pirani, Diario di Cento 1902-1939, Cento:CdR, 1998
TROMBONI 2003 Delfina Tromboni ( a c.), Terra di Provincia, FE:Provincia dii Ferrara, 2003
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