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Allagamenti prevedibili - Giunta "civica" irresponsabile

Da più di un decennio Cento risulta ripetutamente allagata ogni qual volta si verifica una situazione metereologica di media intensità.  La grave situazione degli scorsi giorni ha determinato il collasso del sistema di smaltimento.

Gli allagamenti sono dovuti all’incapacità delle fognature di smaltire le acque piovane provenienti da un bacino di raccolta ogni giorno sempre più esteso e costituito da un’enorme superficie in gran parte impermeabile".

Dal 1993, con la sostanziale liberalizzazione delle licenze edilizie e con l'eliminazione delle minoranze consiliari nella commissione edilizia, decisioni operate dall'allora sindaco Fava (passato successivamente in Forza Italia) e sviluppate dall'attuale giunta Bregoli, il problema è  cresciuto di ampiezza e gravità.  Le varianti al PRG  e le continue deroghe allo stesso hanno favorito una edificazione capillare che ha appesantito sopratutto il centro storico e l'immediata periferia, sovraccaricando il sistema fognario e aumentando a dismisura le aree impermeabilizzate rese quindi indisponibili al deflusso delle acque. 

Oggi la giunta "civica" non contribuisce a risolvere il  problema quando colpevolizza i comuni vicini che scaricano le acque sul centese o quando se la prende con il "sistema di scolo" come se si potesse isolare tale sistema da quello delle fognature. La giunta  - abituata a soddisfare richieste e appetiti di singoli privati -  rimane paralizzata di fronte a problemi di carattere generale perché queste problematiche nemmeno rientrano nella sua visione"apolitica".

La giunta "civica" non ha ottemperato alla legge regionale che colloca l'intervento edificatorio in una logica di programmazione condivisa che assicuri anche il mantenimento della massima permeabilità dei suoli. Tale legge prevedeva entro il 22-5-2001 un piano dei servizi (spazi pubblici, verde, parcheggi) e dal 11/4/2003 un regolamento edilizio tipo (da tempo adottato nei comuni vicini).

 La giunta non ha ancora adottato questi strumenti: è stata obbligata ad interventi sulle fognature per disposizioni del Consorzio di Bonifica, che hanno imposto la realizzazione delle casse d’espansione per le acque piovane. Tali opere -  attuate con il finanziamento della Provincia -  non hanno prodotto effetti perché riguardavano solo poche lottizzazioni di recentissima attuazione.

La cementificazione - come abbiamo denunciato da anni - ha determinato:

carenza d’impianti (soprattutto fognature)

carenza d’attrezzature (scuole e pubblici uffici) 

carenza di servizi (quartieri dormitorio)

aumento del traffico e inquinamento (rumori e difficoltà nei trasporti e parcheggi)

Questo mentre il tema dell'edilizia pubblica è stato totalmente ignorato, con la vendita a privati delle aree ad essa in origine destinate. 

 Solo una nuova amministrazione, non  compromessa con l'attuale, potrà quantificare i danni  portati alla collettività da 13 anni di aumento non pianificato delle costruzioni,ed iniziare a porre in essere un minimo di opere di risanamento.

La scelta consapevole dei cittadini, che si recheranno al voto tra pochi mesi, può cambiare questa situazione e porre un limite al forsennato sviluppo edilizio ed al saccheggio del territorio.

Partito dei Comunisti Italiani

sezione di CENTO

Cento 11.10.05

........................aggiorn. 10.10.05.............................