home


comunicato stampa 

27 maggio 2005 - cartellone elettorale per il referendum completamente coperto dai manifesti astensionisti

Il Pdci denuncia all'opinione pubblica l'atteggiamento provocatorio di ignoti sostenitori dell'astensione, i quali - andando contro la legge - hanno ricoperto a Cento in via S. Liberata (vedi foto) i manifesti per il SI appena incollati dai comunisti italiani, ed hanno letteralmente occupato tutti gli spazi a disposizione del Comitato per il Si e dei partiti sostenitori del Si (Rifondazione, DS, SDI, Comunisti Italiani, Italia dei Valori).

I comunisti centesi si impegnano a votare e a fare votare quattro Si per evitare la fine della ricerca biologica in Italia.

La legge 40 sostenuta dalle destre impedisce la ricerca sulle malattie genetiche e quella dell'embrione. Quest'ultima é una rivoluzione paragonabile a quella atomica e alla successiva ricerca microelettronica. Oltre a riguardare la coppia, e i diritti della donna, riguarda lo spazio enorme della ricerca sulle cellule e delle ricadute economiche relative alla gestione della salute che verrà  potenziata in ogni dimensione.  Siamo di fronte alla sfida  geoeconomica del duemila: quella della ricerca e delle applicazioni nel campo della biologia. Siamo di fronte ad una sfida da cui l'Italia rischia di essere tagliata fuori, se non passa il Si al Referendum.

Nel rispetto di tutti coloro che  esprimono la personale convinzione della difesa dell'embrione,  facciamo  notare che la decisione della donna é imprescindibile - se si vuole rimanere sul piano del diritto universale - in tutto il campo dello sviluppo embrionale.  L'embrione non può diventare effettiva vita umana se NON passa attraverso la gestione materna, se non passa attraverso il diritto della donna a decidere sulla gravidanza. 

Si é scelto - da parte della Chiesa - il terreno politico per difendere un tema etico. E politicamente basta che una minoranza di italiani prevalga sui votanti, con l'aggiunta dei non votanti tradizionali, per portare a mantenere una legge che impone a tutti una visione religiosa e ideologica, che antepone ai diritti i divieti. 

 I comunisti centeesi, confidando nella maturità e nel buon senso degli  italiani, porteranno avanti in queste due settimane tutte le iniziative che consentono un dibattito franco ed il prevalere della ragione sulla chiusura fondamentalista e sulla prevaricazione politica nel campo prettamente individuale delle scelte religiose.

  ........................aggiorn. 31.05.05.............................