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Referendum legge 40: cosa si nasconde dietro l'astensionismo

Ho 28 anni e ho sempre creduto nei valori della democrazia e della Costituzione. L’ astensionismo il 12 giugno al referendum sulla legge 40 è sì legittimo ma anticostituzionale.
La nostra Costituzione ha sempre garantito la segretezza del voto come cosa fondamentale alla base della democrazia e della libertà; l’astensione è molto pericolosa perché tramite la tessera elettorale è facile controllare chi si è recato alle urne e chi no. Il nostro stesso datore di lavoro, ad esempio, potrebbe controllare la nostra scelta.
I politici, che sponsorizzano l’astensione ai referendum, si sono lamentati in occasione delle varie elezioni per la mancanza del loro elettorato che preferiva la gita fuori porta al confronto elettorale; non dovrebbero andare così fieri dell’educazione civica che stanno comunicando adesso a tutto il
popolo italiano.
Ormai la battaglia, perché solo così si può definire, è senza esclusione di colpi: le coppie il cui unico desiderio è un figlio, possibilmente in salute, sono spesso definite dalla televisione e dalla stampa “egoiste e senza scrupoli”, e questo perché desiderano quello che ogni genitore, in
qualunque gravidanza “normale”, desidera. E cioè che il figlio sia sano e che la gravidanza sia tranquilla e serena. Tutti i genitori d’Italia sono egoisti?
I portatori di malattie genetiche gravi passati attraverso il calvario di veder morire un familiare o addirittura il primo figlio chiedono solo la gioia di essere genitori e lo chiedono consapevolmente secondo la loro coscienza attraverso quello che la scienza offre loro: controlli preimpianti, o gameti estranei alla coppia. Tutti noi ci affidiamo alla scienza medica per curare e migliorare la nostra vita e ancora di più lo facciamo per i nostri figli: è un dovere che ci è dato dall’amore che abbiamo per loro.
Il mancato studio delle cellule staminali ci sta lasciando indietro nella ricerca scientifica che tutto il mondo sta portando avanti e questo ci costringerà in futuro a spendere parecchi soldi pubblici per i brevetti di cura sperimentati in questi anni.
L’eugenetica non ha nulla a che fare con tutto ciò: non lasciamoci spaventare dalla fantascienza perché non è assolutamente vero che si ritornerebbe al far west se il referendum passasse. E' necessaria una legge che sia rispettosa della coscienza dei singoli e che sappia tener conto di
quello che la scienza oggi ci offre.
Il ritenere che la società italiana non sia ancora pronta e matura per decidere secondo coscienza se la legge è giusta o sbagliata con un semplice Sì o un No, è un’offesa a quella libertà democratica che in questi anni abbiamo raggiunto. 


Cento, 31 maggio 2005 Cinzia Carlotti - Cento 

 

 

 

 

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