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Dal banco di consigliere provinciale (di non-maggioranza)

Diario

9 luglio 2004 - primo Consiglio provinciale

  Democrazia "civica" - Seduta di insediamento del nuovo consiglio. Ho di fronte la rappresentante dei “civici” in Provincia. Rappresenta, Neda Barbieri, anche i “civici” di Cento, alla sua elezione ha contribuito anche la sindaca di Cento. Ebbene, la collega civica chiede subito il riconoscimento della sua specificità di forza di opposizione, e rivendica come tale il posto di Presidente del Consiglio. Chiede spazio e riconoscimento. Chiede cioè ciò che - a livello di consiglio comunale di Cento - la sua collega Bregoli non si è mai sognata di dare. Da 12 anni a Cento non si riconoscono ruoli alla minoranza.

 

26 luglio 2004 - secondo consiglio provinciale

 - Lapsus ds? Si discute del varo delle commissioni consiliari. Mi astengo per la nostra esclusione dalla giunta provinciale. Panizza - qui capogruppo dei DS (ma che io conosco per il ruolo che ha avuto nel gestire un rapporto “soft” con i “civici” di Cento - secondo la logica suicida de “I voti alla Bregoli provengono anche dalla sinistra, dunque non possiamo votare contro la Bregoli”) dichiara che la maggioranza che ha portato Dall’Acqua al governo della provincia è del 53%. C’è un errore o una decisione di esclusione in ciò: la maggioranza è stata del 56%: vuole forse inconsciamente Panizza dire che noi Comunisti Italiani non siamo stati parte della maggioranza che ha fatto vincere il centro-sinistra? Sono fermamente convinto di essere - per volontà dell’elettorato - parte integrante della maggioranza di centro-sinistra, e politicamente collocato con l’arco di forze che pone come primo obiettivo l’alternativa al governo berlusconiano.

Dalle parole ai fatti. Dall’Acqua presenta il programma quinquennale. Sono d’accordo sull’impostazione e sui contenuti del programma. Rimane però il fatto che noi come comunisti non siamo stati chiamati a gestire in prima persona questo programma. Avevamo proposto la compagna Monia Benini per il ruolo di assessore, ma non ci è stato riconosciuto tale ruolo. Come partito abbiamo voluto dare un segnale alla maggioranza: abbiamo contribuito alla vittoria del cs, chiediamo più responsabilità. La composizione della giunta - dice il Presidente - è frutto di un difficile lavoro. Si rivolge a tutte le forze che elettoralmente l‘hanno sostenuto: le istanze non colte di alcuni partiti non rappresent