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Cento, 29 maggio 2005 - festa dei diritti: sul palco danzano nigeriani, marocchini, cubani

MONDO UNICO si presenta ai CENTESI

Domenica 29 maggio 2005 per tutto il pomeriggio alla Pandurera gli immigrati hanno festeggiato a Cento la fondazione dell'organizzazione MONDO UNICO. Oltre ai rappresentanti eletti, che formano l'esecutivo dell'organizzazione, si sono alternati al microfono anche gli invitati. Nella seconda parte della giornata, con la partecipazione di numeroso pubblico in prevalenza non-comunitario, si è dato spazio a canzoni, musiche, cibi e danze dalla Nigeria, dal Marocco, dall'Ucraina, dal Brasile e da Cuba.

Di seguito diamo la sintesi degli interventi: 

Suleman Abdul Kadir, neopresidente eletto, ha parlato del clima rasserenato in cui oggi sono tornati a vivere e a confrontarsi i non comunitari. Per quanto riguarda la  politica italiana durante la legislatura di centro-destra poche sono le prese di posizione che contribuiscono a delineare in positivo la QUESTIONE immigrazione.

Gli effetti della Bossi Fini sono stati devastanti, prima di tutto sul piano dei diritti, in quanto hanno stabilito per la prima volta in Italia una dimensione di non-diritti, una legislazione simile a quella Usa che ha creato Guantanamo. Un clandestino è privo per sempre di qualsiasi diritto. Un clandestino che non ottempera all'espatrio non diventa “una persona che commette reato” ma un “oggetto di reato”, punibile con pene detentive fino a 5 anni, più severe di quelle del falso in bilancio, e senza possibilità di difesa giuridica. Per questo le carceri italiane si riempiono di clandestini, e il ministro Pisanu non può – se è onesto – giocare con queste cifre per sostenere che la criminalità è a maggioranza dovuta ai clandestini.

Il rimpatrio forzato, che nella sola terza settimana dello scorso marzo a Lampedusa ha visto rispediti collettivamente in Libia e in Egitto 686 immigrati, è stato sanzionato come operazione contraria ai diritti dell'uomo e in questo senso si è già pronunciata la Corte Europea dei diritti dell'Uomo.