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CGIL-CISL-UIL facciano sentire la propria voce

Cara Liberazione, ho appena letto un comunicato sindacale della Fiom sulla trattativa per il rinnovo della parte salariale del contratto dei metalmeccanici (categoria a cui appartengo). 

Le notizie sono di una rottura delle trattative perché Confindustria (quella del democratico Montezemolo) non solo vuole concedere pochi Euro di aumento, ma in cambio chiede uno scambio sulla flessibilità, straordinario ed orario di lavoro che definire sfruttamento legalizzato è dire poco. Infatti vuole monetizzare una parte di PAR (permessi individuali), organizzare straordinario al sabato senza accordi con le RSU oltre le 32 ore comandate, generalizzazione delle 64 ore di flessibilità e soprattutto la loro esigibilità, elevare il massimale di ore annue di lavoro straordinario individuale, alzare l'orario settimanale oltre le 40 ore ed il giornaliero oltre le otto ore ed altre proposte francamente inaccettabili che riporterebbero il lavoratore dipendente al medio evo, sempre a disposizione della Azienda e delle sue esigenze e senza una sua vita privata da poter vivere con dignità, un piccolo schiavo del terzo millennio! 

Ma tutto questo mi indigna fortemente ovviamente (ma dalla mia controparte non posso aspettarmi che questo) ma di più mi indigna il fatto che tutto ciò passi quasi inosservato sui nostri massmedia (giornali, televisione) non una voce contraria a questa linea oscurantista di Confindustria ed anche gli stessi sindacati CGIL-CISL-UIL non fanno sentire la propria voce in modo netto e duro su materie così importanti sulla vita delle persone! 

Quando iniziai a lavorare 28 anni fa mai avrei pensato di tornare così indietro sul terreno dei diritti e delle conquiste sociali (orari e tempi di lavoro, pensione, flessibilità ecc.) anzi mi ero illuso che col passare del tempo si cercasse invece di migliorare le proprie condizioni lavorative! Sono proprio un povero illuso!!!

Carles Tugnoli - Cento 10 novembre 2005