home

FINANZIARIA 2006 ovvero NON SAPPIAMO PIU' COME FARE CASSA

Con la nuova Finanziaria si è passati dalla contabilità creativa, che ha dato origine ai vari casi Parmalat e Cirio, al teatro dell'assurdo, quasi pirandelliano  SEI SOGGETTI IN CERCA DI TASSE....

Nella prima bozza presentata da Siniscalco ai colleghi di Governo nella voce "entrate" si parla di "tassazione proveniente da attività illecite" e fin qui niente di male, si cattura il malfattore che si arricchisce in maniera losca e lo si fa pagare sia penalmente che civilmente per quello che ha fatto, ma i tecnici del Tesoro non negano che tra l'illecito ci sia anche la prostituzione, il reato è previsto solo se svolto in luogo pubblico, e spiegano che comunque non ci si può certo fermare davanti alla morale pur di far cassa. Insomma che paghino la "marchetta" statale anche le lucciole con buona pace della legge Merlin e di chi da anni si batte  per far capire che tante (troppe)  donne sono schiave costrette a vendersi. 

Parliamo di cifre considerevoli: sono 50-70 mila le prostitute in Italia, 2 mila sono minorenni e altrettante sono le donne schiave, solo il 35% lavora in appartamento per le altre la strada è l'habitat abituale e lo stato chiede - articoli alla mano - che "chiunque esercita la prostituzione è tenuto al pagamento  degli oneri sanitari e previdenziali e delle imposte sul reddito":  quindi una delle 25 mila immigrate che esercita la professione viene arrestata, costretta a pagare le imposte (non si sa in che maniera accertate) e poi spedita alla sua nazione di origine o se no di nuovo in strada a creare altro profitto per i suoi protettori e per l'erario. E per le minorenni cosa si fa, si chiude un occhio, basta intascare i soldi?

Ma se il problema è il fare cassa non sarebbe ora di legalizzarlo come un lavoro normale o combatterlo alla radice colpendo chi lo utilizza? Non si può continuare ad accettare passivamente che interi rioni giorno e notte siano dogane del sesso a pagamento con tutto quello che portano: micro e macro criminalità, sfruttamento, droga, malattie e degrado. E non si può certo negare che paghino sempre e solo le donne visto che il problema è soprattutto femminile ( il 94,2%) e i clienti diventano - per la privacy -  degli intoccabili: ancora una situazione sessista - sarà perché il parlamento è composto quasi esclusivamente da uomini che la situazione giusta non si trova mai.

Ma è moralmente accettabile riconoscere un lavoro a metà, dargli solo i doveri verso la comunità senza niente in cambio e quando anche questo non basterà a ricoprire la voragine dei debiti, la Finanza chiederà la fattura anche sul traffico di stupefacenti o sulla tratta degli organi o sul lavoro nero minorile?

--------------

Fonti  

Resto del Carlino 17 settembre 2005

 dati e stime:  "commissione affari sociali" e "organizzazione internazionale migrazioni"