E’ stagione di aumenti (nelle tariffe) e di tagli (negli alberi).
Stiamo assistendo all’epilogo e al vero fine di una politica civica di
gestione della cosa pubblica talmente approssimativa da iniziare a prestare il
fianco a se stessa. Siamo insomma alla resa dei “conti” , intesi proprio
come conti pubblici.
Dopo anni di asfaltature, di urbanizzazione
“selvaggia”, di infrastrutture poco efficaci (pandurera) e
costose, di accesso continuo alla cassa depositi e prestiti, si inizia adesso a
pagarne il conto, e il bilancio sano di un comune che accantonava “utili”
sta per diventare grazie al venir meno degli oneri di urbanizzazione (prima o
poi finiranno di costruire) e al crescere degli interessi passivi un bilancio
che farà fatica a stare in equilibrio per i prossimi anni.
Ecco allora che le tariffe del “rusco” crescono in maniera
esponenziale.” Viene applicata la TIA senza meno e per tutti…poi chi si
lamenterà verrà forse accontentato”…intanto l’ azienda che gestisce i
servizi fa cassa.
Ecco che la mensa scolastica grazie al Project
financing viene decentrata nel prezzo - non ancora nei locali - anche
grazie al fatto che i genitori questo centro pasti se lo pagano mese per mese.
In ogni caso l’anno scorso il Tempo Pieno pagava 76 euro tutto compreso
e non vi era possibilità di differenziare: quest’anno c’e’ un appalto che
lo permette, la colazione e il pasto sono tariffe a servizio erogato per cui si
potrebbe dare la possibilità ai genitori di spendere per quanto fruito. La
tariffa invece aumenta e a parità di somministrato (nei 76 euro era compresa la
colazione) va a 87 euro (sempre compresa colazione).
Più tredici per cento (e meno male che la mensa scolastica e’ un servizio)
indistinto..(i parametri isee sono per pochissimi)….e che tutti paghino tutto:
mese completo anche se il comune paga a pasto fruito.
Bene e allora se ogni bambino sta un giorno al mese assente - che pensiamo sia
una media molto prudente - il comune non corrisponde ca 20000 euro all’anno a
Felsinea e in ogni caso li incassa.
E poi ci tocca leggere che dare la colazione a tutti pareva un favore fatto ai
genitori, una opportunità… ma i genitori di Cento capiscono sempre male.
Spiegateci se è possibile perché non si riesce a gestire un pagamento a pasto
fruito anche a carico dei genitori, ci piacerebbe leggere le motivazioni.
Non siamo all’altezza di comprendere la ragione di questi aumenti.
Fatto sta che per i servizi ambientali questa amministrazione e
l’azienda intercomunale hanno scontentato tutti indistintamente e gli
investimenti e i progetti per i servizi che noi riteniamo essenziali, ancorché
innovativi, se li pagano anche in questo caso i cittadini e non vanno a fare
parte di una più ampia politica dell’amministrazione.
Sicuramente e’ prioritario “tosare” i giardini Ugo Bassi in barba alle
migliaia di firme che tutti i partiti e le associazioni assieme ai comitati
cittadini stanno raccogliendo a simbolo di una politica che non ci piace e che
e’ sempre più arrogante e presuntuosa non solo negli atteggiamenti ma adesso
anche nei provvedimenti.
La politica secondo noi e’ questo: far partecipare i cittadini alle
scelte, essere vicini alla gente sui problemi e nel trovare risoluzioni al
democratico fruire dei servizi, fuori da una logica di profitto-aziendale sempre
e comunque, spendersi sui problemi dei lavoratori centesi (sempre più
preoccupanti), sui problemi del territorio e per uno sviluppo
sostenibile….Questo e’, secondo i comunisti italiani fare politica ed e’
sacrosanto che si faccia politica. Questa amministrazione si dice apolitica…..
non aggiungiamo altro,
Lavoriamo per creare una alternativa a questo “consiglio di
amministrazione”.
Pdci sezione di Cento
----------------24 novembre 2003 ---------------