home

Cenni sulle vicende del PdCI a CENTO

  Il III Congresso nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - fondato da Cossutta nel 1991 - aveva stabilito una linea che da un lato affermava  l'autonomia dei comunisti e dall'altro l’unità con le forze della sinistra. Contrariamente a tale linea unitaria -  che aveva contributo alla vittoria dell'Ulivo nell'aprile 1996 -  nell'ottobre del 1998 Bertinotti decise il voto contrario alla finanziaria proposta dal governo Prodi, che cadde per la somma dei voti contrari delle destre, del centro-destra e di alcuni parlamentari di Rifondazione.

Per sostanziale iniziativa di Cossutta i comunisti che sostenevano la necessità di contribuire al governo del Paese insieme alle forze dell'Ulivo fondarono il Partito dei Comunisti Italiani a Roma l’11 ottobre del 1998.

A Cento i comunisti che si identificavano nella linea di Cossuta diedero vita alla sezione locale del Partito dei Comunisti Italiani, con il contributo del consigliere comunale eletto nel '97 come RC Mauro Bernardi, che divenne segretario della sezione.  L'opposizione alla lista "civica" Fava-Bregoli fu sistematicamente attuata sopratutto in consiglio Comunale, ma anche  con iniziative di denuncia pubblica nel campo dell'edilizia e della pianificazione urbanistica. I Comunisti Italiani a Cento furono l'unica forza che si oppose in modo coerente all'azione speculativa della giunta civica. Fu sollevato ad esempio  il caso del cantiere edilizio "Airone" (tra la Coop e la Ceres), ove erano stati accertati abusi tali  per cui il sindaco Fava aveva dovuto emettere ordinanza di demolizione (trasformata poi in una multa a sanatoria in base alla legge 47 sul condono edilizio), fu sollevato il tema dell'occupazione di suolo pubblico da parte dello stesso cantiere (a far data dal 199