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Sui destini dell'associazionismo natatorio centese

intervista a Franco Grandi (Polisportiva centese)

Cento, 12 luglio 2003. A margine della conferenza-stampa che Franco Grandi (presidente della Poliportiva Centese) ha tenuto oggi, gli abbiamo chiesto quali sono le sue maggiori preoccupazioni circa il destino delle società natatorie centesi.

Per rispondere, Grandi deve riprendere il punto relativo al capitolato d'appalto per la gestione ventennale della Piscina comunale, approvato in consiglio comunale a metà aprile. A seguito  di tale delibera, nei prossimi giorni si svolgerà la gara d'appalto, che vede presenti solo società non-centesi. L'appalto si riferisce anche a lavori straordinaria manutenzione e di razionalizzazione che prevedono tra l'altro la realizzazione di 8 corsie e di nuove strutture.

Le tariffe

Per quanto riguarda le tariffe - sostiene Grandi - la lettura del capitolato ci dice che esse sono "proposte " dal Gestore (cioè da colui che vincerà la gara d'appalto), e "approvate" dall'Amministrazione Comunale. Se questo ha passaggio ha un senso, è quello di dare mano libera al Gestore per gli aumenti, che ovviamente saranno a carico dell'utenza della piscina "pubblica".

Organizzazione di corsi

Sempre dal capitolato si apprende che il Gestore può "organizzare corsi ed attività in vasca di qualsiasi tipologia in corrispondenza al progetto gestionale presentato". Tutto questo lascia presagire - dice Grandi - che le condizioni della piscina, per il pubblico centese, sono destinate a diventare più brutte di quello che si pensa, in quanto qualsiasi gestore che si aggiudicherà l'appalto sarà costretto ad aumentare a dismisura il costo dell'acqua e l'organizzazione dei corsi.

Sarà la fine delle società di nuoto centesi

Polisportiva, Centese Nuoto, Sub-Cento non potranno reggere i costi del nuovo tariffario per l'uso della piscina. Infatti per sopravvivere dovrebbero aumentare i costi dei corsi di almeno il 50%, ma ciò le renderebbe non competitive rispetto alle offerte di corsi fatte direttamente dal Gestore.

Dopo quasi 30 anni la Polisportiva sarà costretta a sciogliersi. "io mi chiedo se fosse proprio necessario fare una gara d'appalto in questi termini per il nuoto centese, quando in altri settori sportivi le società CENTESI vengono aiutate e privilegiate dal Comune, che dà loro in appalto palestra e campo sportivo, mentre a noi del NUOTO tolgono tutto". 

Il Comune ignora il ruolo delle società di nuoto centesi

"Forse si sarebbe dovuto fare una gara d'appalto che riservasse un preciso ruolo per le SOCIETA' CENTESI, specie ora che c'è un'ottima intesa sia per l'attività agonistica che negli altri settori: master, triatlon, pallanuoto. Ricordo che per la pallanuoto siamo l'unica società della Provincia ad aver due squadre federali più una squadra di amatori (una squadra under 15 e una quadra in serie D nazionale). Senza poter usare la piscina, siamo costretti a Finale per gli allenamenti e a S. Giovanni in Persiceto e Bologna per le partite. 

Peggioramento del servizio per l'utenza e per gli sportivi

Invece di trasformare ad 8 corsie la piscina  riducendo la larghezza delle attuali 6 corsie (riduzione che non serve a niente in quanto - invece di aumentare - le presenze diminuiscono perché nelle 6 corsie normali si può nuotare in 12, per un totale di 72 presenza, mentre in 8 corsie strettesi possono avere al massimo 7 nuotatori per corsia, per un totale di 56) avrebbero fatto meglio ad inserire condizioni che permettessero l'uso della piscina anche per la pallanuoto, imponendo ad esempio di alzare "a sfioro" il livello dell'acqua: ciò infatti avrebbe consentito agli sportivi di fare il loco gli allenamenti e le partite di pallanuoto dei ragazzi, senza dover ricorrere alle piscine di altri comuni".

Qui finisce l'intervista.  Riteniamo che il tema dell'associazionismo natatorio vada affrontato dal punto di vista generale, cioè portandolo in consiglio comunale, dove anche le varie forze politiche potrebbero esprimersi compiutamente. Forse qualche forza politica dovrebbe meditare sul voto favorevole dato alla "privatizzazione" ventennale della piscina. Si pregiudica il futuro dello sport centese, si trasforma in "affare privato" un servizio pubblico. Che questa sia la linea della "giunta civica" dell'impolitica Bregoli, che da 12 anni ormai ha aperto le porte del Comune al privato, lo sappiamo, ma che essa sia appoggiata anche da forze che - almeno a parole - privilegiano la gestione sociale ci sembra un po' strano. Se poi a vincere la gara fosse una società che ha nel suo staff dirigenziale figure che in qualche modo si rifanno a tale partito, tutto questo ci aiuterebbe a capire perché non si sia mai fatta - da parte dei dirigenti DS centesi- una seria politica di opposizione alla giunta delle privatizzazioni.