Raccogliamo anche a Cento le firme per l'abrogazione della legge sulla procreazione assistita
L'assemblea degli iscritti di Cento ha deciso nella riunione del 21
luglio di aderire alla campagna per l'abrogazione della legge sulla fecondazione
assistita.
La legge sulla procreazione assistita voluta dal governo
Fini-Berlusconi è una legge crudele, che impedisce a tantissime donne e coppie
di avere un figlio.
Con la scusa del "diritto dell'embrione" si impone il divieto della
fecondazione eterologa, quello di poter congelare gli embrioni, quello di
produrre più di tre embrioni e l'obbligo di impiantarli tutti nell'utero della
donna, anche se uno risultasse malato; il divieto di utilizzare gli embrioni a
scopo di ricerca scientifica per lo studio delle cellule staminali.
E' una legge che va cancellata perché è pericolosa per la salute delle donne e
dei nascituri, perché viola la libertà e la responsabilità delle persone di
fronte alle scelte riproduttive, perché mette in discussione la legge 194,
perché scardina la laicità dello Stato.
Per questo i Comunisti Italiani lanciano una grande campagna di mobilitazione
per la raccolta delle firme per i referendum contro la legge.
I quesiti referendari sono cinque:
1. referendum totalmente abrogativo, proposto dai Radicali e da subito sostenuto sostenuto dal PdCI: già raccolte 150 mila firme; da concludere con 500 mila firme entro il 30 settembre;
2. referendum di abrogazione di tutto l'articolo 1 (sull'embrione come entità giuridica), presentato il 13 luglio in Cassazione, sottoscritto e in particolare sostenuto dal nostro partito;
3-4-5: referendum di abrogazione parziale: sull'eterologa, sulla salute della
donna, sulla ricerca scientifica, presentati da un cartello di forze laiche, di
cui facciamo parte.
Anche all'interno di ogni "Festa della Rinascita" saranno raccolte firme sui referendum.
Il consigliere provinciale del nostro partito è disponibile per la validazione, e presenterà una mozione in Consiglio Provinciale per sostenere la raccolta firme.