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Edilizia scolastica 

la giunta Bregoli vende il patrimonio pubblico

No alla vendita delle scuole Carducci

Nel consiglio comunale di lunedì 27 ottobre 2003 la giunta Bregoli oltre a ribadire - con il seguito compatto dei 12 consiglieri "civici" - che gli alberi dei giardini Bassi vanno tagliati, nonostante le 1004 firme presentate per la loro salvaguardia, ha presentato il progetto per le nuove scuole elementari del Penzale. Non ci risulta che il progetto sia stato vagliato dagli organi collegiali (genitori-insegnanti).  Mentre le scuole elementari del centro storico scoppiano per la decennale mancanza di aule, si presenta un progetto per ospitare 10 classi,  che - senza considerare le spese di arredo e le spese per la lottizzazione su una zona residenziale composita - assommano a 2, 340 milioni di Euro. La spesa dunque risulta di quasi mezzo miliardo ad aula.  Contemporaneamente - in puro stile "Berlusconi-Tremonti" - cioè per "fare casa" - si prevede la vendita della scuole Carducci, abbandonando così un bene di tutti i centesi in mano alla speculazione edilizia.

Il progetto prevede anche un edificio per mensa-riunioni ed un terzo per spazi didattici comuni, per un totale di 2400 mq., ma no è prevista la palestra.

I genitori sanno come si rifletta negativamente nella didattica la mancanza di spazi educativi, e come sia urgente -sia per favorire l'espansione del TEMPO PIENO, sia per dare spazi alle attività scolastiche integrative - disporre nel centro storico di tutte le aule, nuove  e vecchie. Se si eliminassero le Carducci, come si potrebbero reinserire nella nuova struttura i 238 alunni attualmente ospitati dal plesso di via Gennari (oggetto proprio in questi giorni di un disagio - che ha comportato per un giorno la sospensione delle lezioni - dovuto a cattiva manutenzione da parte del Comune?).

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