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Sull'uscita del consigliere di Progetto Democratico Centese (Ulivo) Giovanni Calzolari dal gruppo consigliare

Gentile direttore,

 "Andiamo oltre l'Ape" è la parola d'ordine con cui la sinistra dei DS - mozione Berlinguer - di Cento esce sulla stampa ("La Nuova Ferrara" domenica 17 marzo 2002, lettera di Claudio Collari). Innanzitutto si ha l’impressione che alcune affermazioni di Collari si basino su una non corretta informazione di come si sono sviluppati i fatti in questione. 

1. La prima domanda che nasce spontanea è che cosa possa significare quell’ "oltre" dal momento che l'Ape raccoglie tutte quelle forze del centro sinistra, movimenti inclusi, che sia a livello nazionale che a livello locale si sono riconosciuti e si riconoscono nell'Ulivo. Ma, pare di capire, la sinistra DS vuole riferirsi a Rifondazione Comunista:  sembra strano però che non sia a conoscenza del fatto che R.C. ha compiuto a suo tempo proprie scelte autonome, imboccando una strada alternativa, secondo posizioni portate avanti anche a livello nazionale:  è di ieri la notizia di una diversa e nuova apertura di Bertinotti nei confronti dell'Ulivo "per battere le destre", apertura accolta con soddisfazione da tutte le forze dell’Ulivo. Ci auguriamo tutti che anche a livello locale si possa realizzare tale convergenza, perché a nessuno sfugge l’importanza di mantenere l’unità, che solo i DS a Cento, almeno per quanto si riferisce a queste ultime vicende, non tengono in grande considerazione. 

Torniamo ora al discorso di Collari secondo il quale non è mai esistita una "simbiosi" delle "due destre": allora non si vede come egli possa pensare di realizzare un accordo con Rifondazione Comunista che nelle proprie dichiarazioni or ora rilasciate nell’intervista comparsa sull’ultimo numero di TabloiDS, chiarisce proprio il contrario e cioè che le due destre vi sono a Cento e che mentre quella del polo è destra politica, l'altra, rappresentata  dalla giunta Bregoli è destra economica. In maniera del tutto avventurosa la sinistra DS propone cose che poi smentisce da sé.

 2. Sempre la mozione Berlinguer ritiene che è stata  fraintesa l'idea che si sia operata una rottura da parte dei DS con l'Ape: in che modo è stata fraintesa? Le dichiarazioni comparse su "TabloiDS" dal coordinatore Claudio Tassisnari, che sicuramente ha tutte le credenziali per parlare a nome del partito,  non sono state espresse e argomentate in modo inequivocabile? (Vale la pena qui ricordare che TabloiDS ha una sua redazione di cui fanno parte C. Malaguti, G. Calzolari, E. Fornaciari e che si dichiara “giornale dei Democratici di Sinistra del Comune di Cento”). Contemporaneamente il consigliere Calzolari, senza dare alcuna motivazione e senza prima contattare gli alleati di Progetto Democratico Contese, non ha forse rotto con il gruppo consigliare, per astenersi sul bilancio,  senza tenere conto delle conseguenze possibili? Inutile ricordare che tale rottura è stata soprattutto scorretta verso l’elettorato che gli ha dato fiducia.

A questo punto c’è da chiedersi se non sarebbe meglio che - invece che sulla stampa - tale dibattito venisse portato avanti in modo interlocutorio tra chi è davvero interessato a chiarire in profondità posizioni che pur nella loro diversità potrebbero forse essere terreno di intesa. Portare sulla stampa in modo continuativo e provocatorio questo dibattito non è salutare all’idea che il centro sinistra offre al suo elettorato tanto più che spesso vengono strumentalizzate frasi che prive del loro contesto non hanno più il loro significato originale. Si tratta di un metodo scorretto e inutile.  

3. Nessuno ha mai sostenuto che i DS siano entrati nel governo comunale né ha mai espresso preconcetti o idee pregiudiziali nei loro confronti: abbiamo tutti quanti solo preso atto delle dichiarazioni del loro coordinatore, che si collocano storicamente in sintonia con decisioni portate avanti dal suo partito dentro e fuori il consiglio comunale, sicuramente già al tempo in cui al governo della città vi era la giunta Fava-Bregoli nei cui confronti essi hanno condotto più  volte azioni di apertura. E’ diritto di ogni partito compiere scelte e seguirle secondo propri criteri e ragionamenti; non è però accettabile pensare di imporle alle forze con cui si vuole lavorare senza prima discuterne e senza motivarle.

 4. La sinistra DS sostiene inoltre che una gran parte dell'elettorato del centro sinistra e dei DS ha votato per chi ora governa il Comune: su tale questione sarebbe  utile che venisse fatta chiarezza perché è incomprensibile che voi stessi sosteniate di non essere stati in grado di orientare il vostro elettorato!

Forse è vero il contrario, se dobbiamo in qualche modo tenere conto di quanto, in tutti questi anni, ha pesato l’informazione politica offerta da un giornale come il “Centoggi”, organo di informazione”indipendente” proprio come il “Centone”!

 5.Veniamo infine al discorso dei “problemi concreti”, quelli su cui sarebbe bene costruire  convergenze perché è su questi che tutti i cittadini aspettano risposte: è uscito il giornale dell'Ape che affronta in modo dettagliato e preciso un numero consistente di problemi reali che vanno dalla situazione dell'edilizia scolastica, alle fognature, alla questione tanto sentita dalla popolazione del Carnevale, a quella del piazzale della Rocca, all’aumento delle imposte (l’addizionale IRPEF non è una “tassa di scopo”!), per citarne solo alcuni: per quale motivo su tali e tanti problemi concreti né i DS nel loro insieme né la sinistra dei DS hanno mai aperto un confronto né con le forze del centro sinistra né con l'elettorato di riferimento né con la popolazione? 

Concludiamo ribadendo che sarebbe molto più utile un metodo di lavoro improntato alla serietà e alla trasparenza tra forze che dovrebbero collaborare e che tali artificiose divisioni non portano certamente al superamento della situazione attuale, né per andare “oltre”, né per creare fiducia in chi continua a sostenerci. Questo in un momento in cui da tante parti tante sono le persone  (manifestazione sui diritti sociali del 23 marzo, sciopero generale) che ci chiedono unità. Auspichiamo che al più presto si vada ad un incontro tra tutte le forze politiche interessate a risolvere i problemi del centro sinistra centese, per operare in modo unitario nell’interesse della collettività. 

                                     la segreteria comunale del PdCI di Cento