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Sul Carnevale di Cento e sul ruolo politico del Comune

Contributo della sezione Pdci di Cento

  

Trasparenza nella gestione pubblica e difesa degli interessi comuni  sono sempre stati e rimangono punto cardine nel nostro modo di progettare la politica amministrativa della città. Polemiche in passato sul modo di condurre il Carnevale a Cento ce ne sono state tante; sono state raccolte firme, sono state prodotte numerose interpellanze in Consiglio Comunale, inutilmente.

 La nostra giunta “apolitica” è andata avanti a colpi di maggioranza su di un cammino che l’ha sempre vista difendere interessi privati a discapito del bene collettivo. La storia dei giardini “Ugo Bassi”, la vicenda tristemente nota del Teatro, i tanti e continui esempi di speculazione edilizia, sono lì a ricordarcelo ogni giorno. Questa giunta “apolitica” sembra ignorare nel modo più completo e totale quelle che sono le aspettative e i bisogni della nostra città.

Cosa sta succedendo adesso? E’ semplice: un privato – sicuramente molto abile e rispettabile – ha chiesto e ottenuto con un trattativa privata di potere utilizzare il centro storico di Cento per 5 domeniche consecutive dalle 8.30 del mattino fino a sera, e di poter disporre a titolo gratuito di locali di proprietà comunale e spazi pubblici tra cui il Palazzo del Governatore, la Piscina Comunale di Cento, il Palazzetto dello Sport, prevedendo inoltre un sistema di accoglienza “gestito dal personale del Cento Carnevale d’Europa coadiuvato da responsabili dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Cento”.

Ci è sembrato legittimo, anzi doveroso, porre alcune domande sui rapporti tra il privato e il pubblico: il Comune con quali garanzie procede a questa operazione?

Il Carnevale è sempre stato una grande tradizione della nostra città; ne siamo consapevoli e proprio per difenderne il significato e valore storico, ci sembra importante tutelarne ogni aspetto e preoccuparci del suo futuro. E’ una tradizione, una manifestazione di creatività  popolare, che non deve diventare motivo di contrasti all’interno della nostra stessa collettività. 

Per contemperare esigenze di promozione culturale e turistica del territorio e  tutela dei diritti dei Centesi (utilizzo condiviso degli spazi pubblici, libera circolazione dei residenti, osservanza delle norme di sicurezza e delle coperture assicurative) l’intervento privato non è sufficiente: tale gestione può essere garantita solo da procedure di pubblica gara d’appalto o da una partecipazione a pieno titolo del Comune in una società mista. 

All’iniziativa privata bisogna affiancare un controllo pubblico che coinvolga anche le minoranze. Insomma, bisogna prima di tutto fare politica. E se il privato non intende muoversi su questo terreno, è l’amministrazione Comunale che deve garantire trasparenza e legalità. Evidentemente una giunta “apolitica” non riesce a farlo. Siamo convinti nel porre queste esigenze di rappresentare la maggioranza della nostra comunità.

 

Cento 29 dicembre  2004                                        Il Direttivo della sezione PdCI - Cento                         

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