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 FOLTA PRESENZA DI PUBBLICO Al DIBATTITO CRISTIANI-MUSULMANI

La sera di giovedì 4 novembre 2004 si è tenuto a Renazzo (Sala Polivalente)  il terzo pubblico incontro annuale organizzato dal Coordinamento per la Pace sul tema "Cristiani e Musulmani: dialogo o scontro di civiltà?"

Più di duecento persone hanno seguito con attenzione i temi proposti dai relatori. Essi  hanno solidarizzato con i migranti che frequentano il luogo di preghiera di San Carlo (comune di S. Agostino) fatto segno nello scorso mese di un atto vandalico ad opera - per quanto è apparso sulla stampa - di  giovani estremisti di destra. In particolare il relatore Hamza PICCARDO,  segretario dell'Unione Comunità Islamiche in Italia, ha evidenziato come il  messaggio che proviene dal Corano sia di apertura e di dialogo, di colloquio con l'altro, con il diverso:  Viene invece proposto da una parte della nostra società, specie attraverso il controllo dei media, un messaggio reiterato di   identificazione Islam-terrorismo. Responsabilità oggettive nell'incitamento all'odio hanno in questo senso scrittori come Oriana Fallaci e giornalisti come Feltri e Ferrara. Islam significa invece apertura all'altro, e le comunità islamiche in Italia stanno radicandosi con piena disponibilità all'incontro. In questi momenti ormai conclusivi della sua vita, i relatori hanno Arafat, simbolo della lotta palestinese per la difesa della propria terra. 

Nella successiva serie di interventi del pubblico, il consigliere provinciale Catullo Nalin ha evidenziato il ruolo ideologico assunto dai "consiglieri" di Bush, che si rifanno a precise  teorie (dal filosofo nazista Martin Heidegger a Leo Strauss fino all' epigono Samuel Huntington e - in versione italiana - Giuliano Ferrara)  centrate sull'uso strumentale della religione come "scudo" di protezione degli interessi economici-militari dell'Occidente e fanatici assertori dello "scontro di civiltà". Sul piano locale Nalin ha preso l'impegno di sollevare in provincia il tema della  violenza xenofoba, e ha stigmatizzato il comportamento inopportunamente lassista assunto dal sindaco di S. Agostino,  che ha ridotto a "ragazzata" l'atto di aggressione alla moschea di S. Carlo. Nel suo ruolo di  primo cittadino del paese, il sindaco avrebbe dovuto invece lanciare un messaggio di apertura verso i tanti immigrati presenti a S. Carlo e S.Agostino, e di pubblica difesa del loro diritto a testimoniare la loro cultura. Non è un caso che il sindaco,  rappresentante di una giunta "civica" si esprima con un linguaggio riduttivo, tipico delle amministrazioni che si limitano alla gestione del "locale" e non riconoscono ciò che si muove a livello propriamente politico. Come è possibile ignorare il quadro generale in cui inserire gli episodi di violenza razzista, quadro che inizia con la constatazione della presenza al governo di uomini che si richiamano provocatoriamente alla "Repubblica" di Salò, alleata dei nazisti, e di ministri che quasi quotidianamente dileggiano gli extracomunitari come nemici, ignorando il loro contributo essenziale alla vita stessa dell'Italia? I vari governi civici dell'Alto Ferrarese - in particolare i "civici" che governano da tre legislature il comune di Cento - sono destinati a cadere vittime della loro stessa natura, formalmente di "difesa degli interessi locali", di fatto succubi delle forze economicamente egemoni, e costretti - più o meno coscientemente - ad inserirsi nel quadro politico di centro-destra.  


.........................aggiorn. 17.04.05.............................